Salmone selvaggio e Omega 3
Benvenuti, in questa pagina presenteremo gli alleati nutrizionali del salmone canadese selvaggio affumicato utili per la salute di cuore e cervello.
Il consumo di pesce, in particolare di pesce grasso come il salmone selvaggio, rappresenta una delle migliori fonti di acidi grassi Omega 3, nutrienti essenziali per il nostro organismo.
Questi grassi, tra cui EPA e DHA, offrono una serie di benefici per la salute cardiovascolare, del cuore, del cervello e di altri sistemi vitali.
Benefici degli acidi grassi Omega-3
Esistono tre tipi principali di acidi grassi PUFA:
- Acido eicosapentaenoico (EPA): presente nei pesci;
- Acido docosaesaenoico (DHA): anche nel pesce;
- Acido alfa-linolenico (ALA): negli alimenti vegetali.
Grassi polinsaturi nel salmone selvaggio
Gli Omega 3 sono grassi polinsaturi essenziali, ovvero che il nostro corpo non è in grado di produrre da solo e che devono essere assunti con l’alimentazione.
Tra i più importanti troviamo:
- l’acido docosaesaenoico (DHA); l’acido
- eicosapentaenoico (EPA).
grassi polinsaturi: cosa sono e perché sono importanti?
Il salmone selvaggio, grazie alla sua dieta ricca di prede ricche di EPA e DHA, rappresenta una fonte eccezionale di Acidi grassi a catena lunga.
Il salmone selvaggio è una fonte naturale di grassi polinsaturi essenziali: Questi nutrienti essenziali, oltre a conferire al salmone il suo caratteristico colore rosso-rosa, offrono numerosi benefici per la salute:
- Benefici per il Cuore: Gli acidi grassi possono ridurre drasticamente i trigliceridi nel sangue, diminuendo il rischio di cardiopatie [1,2]. Inoltre, riducono il colesterolo e la pressione sanguigna, fattori di rischio per ictus [3].
- Riduzione dei Trigliceridi: Il DHA contribuisce ad abbassare i livelli di trigliceridi nel sangue, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari [4,5,6,7].
- Sostegno alla Vista e alla Funzione Cerebrale: Il DHA è essenziale per lo sviluppo e la salute degli occhi e del cervello, migliorando la funzione cognitiva, la memoria e l’umore.
- Proprietà Antinfiammatorie: Gli Omega 3 combattono l’infiammazione cronica, riducendo il rischio di diverse malattie [8, 9, 10].
Altri nutrienti essenziali nel salmone selvaggio:
Oltre agli Omega 3, il salmone selvaggio offre un ricco patrimonio nutrizionale di vitamine, minerali e proteine nobili che rappresentano dei veri e propri fondamentali alimentari, tra i quali:
- Aminoacido Taurina: Un antiossidante che favorisce la salute del cuore e del cervello.
- Vitamina B12: Importante per la salute del sistema nervoso e la produzione di globuli rossi.
- Selenio: Un minerale che rafforza il sistema immunitario.
- Fosforo: Un minerale essenziale per la produzione di energia.
- Proteine: Fondamentali per la costruzione e il mantenimento della massa muscolare.
- Niacina, Vitamina B6 e Potassio: Nutrienti che supportano la salute del cuore.
- Vitamina D: Importante per la salute delle ossa e l’assorbimento del calcio.
Prince Salmon, il buono che fa bene
Il salmone selvaggio, oltre alle sue proprietà nutrizionali e benefici per la salute presenta ulteriori vantaggi.
-
sapore superiore:
Il salmone selvaggio canadese vanta un gusto più intenso e raffinato rispetto a salmoni di prelevati non in natura. fonte eco compatibile di proteine:
Il salmone selvaggio offre un profilo nutrizionale ricco e completo, con un basso contenuto di grassi saturi e calorie.
-
minor contenuto di contaminanti:
Il salmone selvaggio vive nel suo ambiente naturale, riducendo il rischio di esposizione a contaminanti come antibiotici e metalli pesanti. -
scelta sostenibile:
La pesca del salmone selvaggio è soggetta a regolamentazioni rigorose per garantire la sostenibilità della risorsa.
In conclusione
Includere il salmone selvaggio nella propria dieta rappresenta un investimento in salute. La ricchezza di Omega 3 e di altri nutrienti essenziali lo rende un alimento prezioso per il benessere del cuore, del cervello e di tutto l’organismo. Scegliere il salmone selvaggio significa scegliere un prodotto di qualità superiore.
CREDITS
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Damsgaard CT, Frokiaer H, Andersen AD, Lauritzen L, Harris WS. (2008). Fish oil in combination with high or low intakes of linoleic acid lowers plasma triacylglycerols but does not affect other cardiovascular risk markers in healthy men. J Nutr. 2008;138:1061-6 (credit)
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credit 3
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